Coscienza collettiva: siamo tutti interconnessi?

Ti sei mai chiesto se come ti senti in un dato giorno ha qualcosa a che fare con quello che milioni di altri stanno provando o facendo? O se il tuo stato d’animo sta in qualche modo contribuendo a uno stato d’animo più grande e collettivo?

 

Internet, i social media e l’accesso alle notizie in tempo reale di offrono una visione costante dell’umore nazionale. Il Google-Profile of Mood States (G-POMS) rileva i contenuti di Twitter per valutare la felicità collettiva, la gentilezza, la prontezza, la fiducia, la vitalità e la calma.

 

Gli agenti di borsa parlano di “umore degli investitori”, gli storici di “zeitgeist”, spirito del tempo. Ultimamente non è stato insolito sentir parlare di “sistema immunitario collettivo”.

 

 

Coscienza collettiva

Il termine “coscienza collettiva” è stato usato per far riferimento all’atmosfera sociale complessiva che nasce dal pensiero e dal comportamento di tutti i membri individuali di una comunità o società. Quando lo stress e la tensione si accumulano nella coscienza collettiva, l’incoerenza sociale risultante disturba gli individui e i gruppi all’interno della società.

 

Tutti i casi di violenza, negatività, conflitti, crisi o problemi in qualsiasi società sono solo l’espressione dell’accumulo di stress nella coscienza collettiva. Quando il livello di stress diventa troppo acuto, esplode in crimine, violenza, guerra e disordine sociale“. Maharishi Mahesh Yogi

 

Per creare un’atmosfera nazionale più armoniosa molti chiedono maggiore senso umano nell’operato dei nostri politici o ne invocano una maggiore apertura ad esigenze di più vasta portata. Una maggiore attenzione agli altri potrebbe ammorbidire il dibattito politico, e fermarsi a considerare obiettivi più ampi potrebbe portare alla luce mete più elevate. Ma se la coscienza collettiva di una nazione rimane fortemente stressata – con la tensione e la discordia che ribollono appena sotto la superficie – cosa impedirà che lo stress collettivo scoppi in violenza? L’approccio più saggio potrebbe essere quello di disinnescare in qualche modo le tensioni collettive prima che esplodano in comportamenti distruttivi.

 

 

Un esame più approfondito: la coscienza e il campo unificato

Se siamo tutti interconnessi attraverso il tessuto della coscienza collettiva, la società potrebbe ottenere una straordinaria trasformazione grazie solamente ad un numero sufficiente di persone che creino un’influenza positiva, per esempio, praticando una tecnica di meditazione progettata per disinnescare lo stress e ravvivare l’ordine all’interno del cervello e della coscienza umana.

 

La nozione che il mondo sia indipendente dalla nostra mente è stata rovesciata un secolo fa dalla meccanica quantistica. Tuttavia la comprensione scientifica di quanto siamo realmente interconnessi, l’uno con l’altro e con l’universo, sta venendo alla luce solo ora.

 

 

Campo unificato

Il fisico quantistico John Hagelin, precursore in quell’area della scienza estremamente intricata e all’avanguardia chiamata “teoria del campo unificato”, spiega:

I progressi della fisica teorica durante l’ultimo quarto di secolo hanno portato a una comprensione progressivamente più unificata delle leggi della natura, culminando nella recente scoperta delle teorie di campo unificate basate sulle superstringhe. Queste teorie individuano un unico campo unificato universale alla base di tutte le forme e i fenomeni dell’universo“.

Mentre la teoria delle superstringhe e la teoria M (teoria del tutto) stanno subendo importanti perfezionamenti, il consenso tra i principali teorici è che il campo unificato esiste. “Quello che abbiamo scoperto alla base dell’universo è un campo universale dove tutte le forze e le particelle della natura sono unite come una cosa sola“, dice il dottor Hagelin. “Sono increspature di un unico oceano di esistenza“.

Se questo campo non materiale è l’essenza di tutto, è anche l’essenza della coscienza individuale e collettiva? Se il campo unificato è al centro di tutto – anche al centro dei nostri corpi – è anche presente profondamente all’interno della nostra mente?

Sì, dice il dottor Hagelin, e se andiamo abbastanza in profondità nella meditazione, possiamo sperimentare questa realtà centrale – il campo di unità all’interno di noi.

 

 

Condividiamo tutti la stessa coscienza?

Sebbene la scienza occidentale non abbia attualmente una comprensione comunemente accettata della coscienza in grado di affermare o negare come la coscienza si relazioni al campo unificato, per migliaia di anni le grandi tradizioni meditative del mondo hanno identificato un campo d’ordine soggiacente e non materiale che unifica mente e materia. La tradizione vedica si è specializzata nello sviluppo di tecniche per aprire la consapevolezza umana a questa unità centrale della vita.

La nostra mente rispecchia profondamente la struttura gerarchica della natura“, dice il dottor Hagelin. “Possiamo immergerci in livelli più profondi della mente, accedendo a livelli di pensiero più potenti e infine al campo unificato stesso, il livello più potente, illimitato e universale della nostra stessa coscienza“.

Per alcuni, può essere sorprendente sentire che l’esplorazione scientifica dei livelli più profondi della natura, da quello molecolare a quello atomico, nucleare e subnucleare, possa essere ricondotto a noi stessi – che il campo fondamentale soggiacente a tutta la natura sia indistinguibile dal livello più profondo della mente.

Eppure, fin dall’inizio della storia registrata, i saggi hanno riferito di aver sperimentato un campo trascendentale di unità, sorgente e sostanza di ogni cosa, e non solo in Oriente. “All’interno di noi c’è l’anima del tutto“, diceva Emerson, “il saggio silenzio, la bellezza universale, l’eterno Uno“.

Il salto per la scienza occidentale comporta il riconoscimento della coscienza come qualcosa che va oltre al funzionamento del cervello, come una cosa a sé, un campo fondamentale.

 

 

La meditazione: Una tecnologia per la pace e il cambiamento sociale

Il dott. Hagelin cita numerosi studi sulla tecnica della Meditazione Trascendentale che misurano, usando analisi statistiche avanzate, il potere della meditazione di gruppo per cambiare il clima sociale: “Nell’estate del 1993, questo approccio ha ridotto il crimine del 26% a Washington, D.C. Uno studio precedente sulla guerra del Libano ha mostrato profonde riduzioni della guerra aperta. Questi risultati sono stati confermati ripetutamente attraverso un’ampia ricerca pubblicata nelle principali riviste scientifiche con revisione paritaria.”

Coscienza collettiva: siamo tutti interconnessi?

Un test sperimentale dell’effetto sociale della Meditazione Trascendentale fu condotto durante il picco della guerra del Libano. Uno studio, condotto giorno per giorno in concomitanza di un’assemblea di due mesi tenutasi in Israele nel 1983, ha mostrato che, nei giorni in cui il numero dei partecipanti (“Dimensione del gruppo MT”, a destra) era elevato, il numero dei morti in guerra nel vicino Libano è diminuito del 76% (p = 0,0006). Inoltre in Israele la criminalità, gli incidenti stradali, gli incendi e altri indicatori di stress sociale (combinati in un indice composto) si rivelarono tutti fortemente correlati alle variazioni della dimensione del gruppo MT.

Altre possibili cause (fine settimana, vacanze, tempo atmosferico, ecc.) furono controllate statisticamente – Journal of Conflict Resolution 32: 776-812, 1988.

Coscienza collettiva: siamo tutti interconnessi?

La diminuzione della criminalità a Washington, D.C. è correlata all’aumento del numero delle persone che praticano la Meditazione Trascendentale e il suo programma avanzato MT-Sidhi nella capitale nazionale degli Stati Uniti (Hagelin et al., 1999)

 

Le neuroscienze mostrano che il cervello diventa altamente coerente durante la pratica della Meditazione Trascendentale. “L’ordine del funzionamento del cervello nell’individuo si trasmette alla società“, dice il dottor Hagelin. “Poiché il campo unificato è un campo onni-pervadente alla base della coscienza e della materia, quando l’unità viene ravvivata nell’individuo, l’unità risulta ravvivata ovunque. Questo è un effetto di campo della coscienza“.

Sapere che siamo tutti interconnessi – ad un livello più profondo di Twitter o Facebook – rende facile capire l’influenza silenziosa e trasformativa della meditazione sulla coscienza collettiva.

Certamente c’è bisogno di molto lavoro per migliorare l’istruzione, l’economia, l’assistenza sanitaria e altre aree. Ma perché i programmi sociali fioriscano deve esserci un’atmosfera sociale coerente e di sostegno.

La meditazione è un mezzo per ognuno di noi per dare un potente contributo personale alla pace e alla coerenza collettiva, rafforzando la vita nel modo in cui è più necessario: dall’interno.