
Si è appena conclusa l’assemblea per la pace a Hyderabad in India, alla quale hanno partecipato oltre 10.000 persone, provenienti da 139 nazioni diverse, tutte esperte nelle tecnologie Maharishi della Coscienza. 121 gli italiani presenti (vedi foto sotto).
L’obiettivo sul quale tutti eravamo focalizzati era quello di generare armonia e pace nell’intera popolazione mondiale, come fatto più volte, anche per scopi scientifici, per dimostrare che è possibile senza troppe risorse. Ogni volta, per oltre 50 volte, da più di 40 anni e ha sempre funzionato. Il suo successo infatti è stato convalidato da numerose ricerche scientifiche pubblicate da autorevoli riviste.
Probabilmente, ciò che abbiamo fatto ad Hyderabad, non sarà visibile nell’immediato, perché è un’azione che agisce nella parte più profonda del cuore e della coscienza di ogni individuo, così come l’humus agisce sotto la superficie del terreno e nutre l’intera pianta, invisibile ai nostri occhi, ma di cui vediamo gli effetti sui tronchi, le foglie e i fiori, ecc…
I conflitti presenti nel mondo forse non cesseranno immediatamente, i signori della guerra dovranno esaurire la loro energia “cineteca”. Qualcosa di straordinario però è successo: numerose autorità appartenenti a diverse correnti religiose, spirituali, politiche, economiche e sociali nel giorni del raduno sono venute a portare il loro plauso per questa iniziativa, il loro pieno sostegno e le loro benedizioni.
La pace dovrà avvenire dentro ognuno di noi! Solo così avremo la pace tra i popoli, ogni persona responsabile delle proprie azioni ne è consapevole! Questa è la nuova sfida per il 2024! Questo grande gruppo ha concimato e coltivato il terreno, adesso sta a tutti noi annaffiare la pianta ogni giorno.
Per tutti i presenti è stato emozionante vedere ed ascoltare il più importante Imam dell’India, il capo degli Imam, il Dr. Imam Umer Ahmed Ilyasi, parlare e benedire l’unità e la pace tra i popoli, anche se provenienti da religioni, esperienze spirituali e nazioni diverse.

Tra i presenti, Shri Mātā Amṛtānandamayī, nota come Amma, che ci ha inondato di benedizioni; ha fatto un lungo e profondo discorso sull’amore, come medicina per ogni male. Il Dr. Vaidya Devendra Triguna uno dei più importanti medici Ayurvedici dell’india.
Laksmi Mittal, imprenditore tra i primi 100 al mondo e molti altri personaggi della politica, dell’istruzione e leader spirituali di diverse correnti. Nomi che, a noi occidentali forse dicono poco, ma sono tutte persone di potere e con tante risorse, che hanno dichiarato esplicitamente la loro volontà di contribuire in tutti i modi a realizzare e sostenere i gruppi di coerenza permanenti, per stabilire la pace nel cuore di ogni individuo e nell’intera popolazione mondiale.
Questo è stato il primo e importantissimo risultato dell’effetto coerenza generato dal gruppo dei 10.000. Vedere la coscienza di queste persone risvegliarsi a sostegno dell’umanità è stato molto confortante e rassicurante.
Hanno contribuito infatti, a riaccendere nei presenti, la fiducia e la speranza per il futuro dell’uomo che, mai come in questo momento storico risulta essere gravemente minacciato.
Prese di coscienza preziose e fondamentali queste in quanto la politica purtroppo non sarà in grado, a causa della sua complessa struttura, nonostante sia la delegata principale, di mettere in atto un progetto di pace e benessere sociale.
Gli intervenuti hanno studiato a fondo le ricerche scientifiche e i programmi di Maharishi Mahesh Yogi e hanno riconosciuto nella formula dei gruppi di coerenza, (chiamati così perché generano coerenza e armonia nella coscienza collettiva), lo strumento ideale per realizzare questi obiettivi in modo scientifico, con costi molto bassi, rispetto ai metodi convenzionali che mirano agli stessi obiettivi.
Cos’è e come funziona un gruppo di coerenza? Perché si chiama così? – Quando si pratica la Meditazione Trascendentale, si genera un altissimo livello di coerenza nel nostro cervello, rilevabile con l’elettroencefalogramma. L’esperienza cioè della mente che trascende il livello del pensiero stesso e si acquieta fino al massimo livello interiore, mette in connessione ogni parte del cervello contemporaneamente.
L’emisfero destro si connette con il sinistro, la parte limbica con la corteccia superiore e ogni altra parte.
Questo particolare stato del cervello genera onde alfa di tipo 1, caratteristiche di uno stato di “riposata vigilanza”, un quarto stato di coscienza cioè, diverso da veglia, sonno e sogno. Quando a sperimentare questo stato di coscienza, (chiamato anche Coscienza Trascendentale,) è l’1% della popolazione, si genera l’Effetto Maharishi.

Questo particolare effetto, in estrema sintesi, si genera grazie allo stato di trascendenza che si raggiunge durante la pratica della Meditazione Trascendentale e delle sue tecniche avanzate, con il picco massimo che si ha quando i praticanti fanno il Volo Yoga. In questo caso si ha il massimo livello di coerenza cerebrale ed è sufficiente che a meditare sia solo la radice quadrata dell’1% della popolazione per generare l’Effetto Maharishi.
In questa assemblea, a Kanha Shanti Vanam – Hyderabad, abbiamo raggiunto la soglia delle 11.000 persone, tutte esperte nel volo yoga, superando così il numero di persone necessario per generare l’Effetto per l’intera popolazione mondiale. Alcuni scienziati presenti all’assemblea hanno monitorato, attraverso l’elettroencefalogramma e direttamente sul palco, il cervello di una giovane ragazza che praticava la Meditazione Trascendentale, ad occhi chiusi e comodamente seduta su una sedia.
Le sue onde cerebrali erano proiettate sul maxi schermo. Questa misurazione è stata condotta in presenza di diverse autorità, della stampa internazionale e di tutti quelli che costituivamo il gruppo. Ad un certo punto, per dimostrare in modo empirico come, grazie alla pratica di gruppo della Mediazione Trascendentale, si produca quel particolare effetto coerenza anche nel cervello degli altri e di come il gruppo influenzi l’ambiente, uno dei ricercatori, mentre la ragazza in esame stava praticando la Meditazione Trascendentale, ha fatto cenno a tutti i 10.000 meditanti presenti di iniziare a meditare a loro volta.
Naturalmente la ragazza non si è accorta di nulla, in quanto intenta a meditare ad occhi chiusi. Abbiamo meditato per circa 5 minuti. Immediatamente dopo, i ricercatori hanno riavvolto la registrazione e ci hanno mostrato sul grande schermo, i risultati rilevati dall’elettroencefalogramma. Abbiamo visto come il cervello della ragazza abbia reagito immediatamente all’influenza generata dal gruppo, con il massimo livello di coerenza cerebrale possibile. Questo esperimento dell’influenza del gruppo sull’individuo e sulla società non era mai stato eseguito prima.
Naturalmente, è presto per trarre delle conclusioni scientifiche ed empiriche su questo evento, a livello globale. Per fare una ricerca scientifica di tipo sociologico come questa infatti, gli scienziati dovranno analizzare molti indicatori sociali avvenuti, prima, durante e per un certo periodo dopo l’evento.
La ricerca fornirà l’ennesima prova che, quando la radice quadrata del’1% della popolazione pratica la Meditazione Trascendentale, le sue tecniche avanzate ed in particolare il volo yoga, il gruppo è in grado di neutralizzare tutte le tendenze negative della coscienza e di sviluppare tutte quelle positive.
Sono stati condotti più di 50 esperimenti in oltre 40 anni, persino in guerra aperta e, ogni singolo esperimento ha soddisfatto pienamente i risultati attesi.
In questa occasione, i risultati sono stati ancora più importanti, perché hanno risvegliato la coscienza di numerose persone facoltose e di potere, che si sono impegnate ad aiutare l’umanità ad eliminare la sofferenza e la povertà, a ridurre le tensioni tra i popoli e a generare le condizioni per creare la pace permanente in ogni nazione.
L’auspicio è che, anche in Italia le persone di potere e facoltose possano rivolgere il loro interesse a favore del benessere di ogni individuo e a sostegno della formazione di gruppi permanenti nelle tecnologie della coscienza, così da generare l’Effetto Maharishi. Come ben sapiamo non possiamo vivere felici in una società che soffre, così come non possiamo vivere sani in una società ammalata.