
Pace, potere della Natura e, come ci ricorda Maharishi, celebrazione dell’infinita creatività che nutre e fa evolvere ogni cosa
Già nell’antica Grecia alla madre veniva dedicato un giorno dell’anno, in occasione delle celebrazioni in onore di Rea, madre di tutti gli dèi. Negli Stati Uniti, sorta nel 1872 come festività legata ai movimenti sociali che chiedevano il diritto di voto per le donne e predicavano la pace, nel 1914 fu ufficializzata come festività nazionale. Solo nel 1957 l’Italia si affaccia alla celebrazione della madre; lo fa guardando al suo più profondo aspetto spirituale, per iniziativa del sacerdote di un borgo umbro nei pressi di Assisi.
Maharishi, che ha visto nella madre l’infinito continuum dell’Intelligenza Creativa che dà ad ogni aspetto della creazione uno status sempre più elevato, ha sempre celebrato la “madre universale”:
quell’intelligenza suprema che è presente ovunque, l’intelligenza della madre, che sostiene la vita, che crea la vita, i diversi valori della vita. Essa crea tutti i valori nella vita, nell’universo; e sostiene tutti i valori della vita dell’individuo e dell’universo. E poiché è presente ovunque, è ampiamente, profondamente presente nel nostro stesso sé.
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È il giorno della madre, a tutti i livelli è la giornata della madre …è la giornata della realizzazione, la giornata del risveglio, la giornata della nascita della vita, del continuo sostentamento e mantenimento e sostegno, arricchimento. È un’ispirazione così bella! Maharishi, 9 maggio 1976
Continuamente, nel corso del suo insegnamento, Maharishi ha visto quella madre universale nel valore e ruolo sublimi della madre individuale.
La donna è all’apice della creazione. Questo è il suo posto e il suo dharma, che non deve mai perdere, perché se lo facesse ci sarebbero guerre, sofferenze e crudeltà, perché ella è l’opposto di tutte queste cose. Il sistema nervoso di una donna è per natura più raffinato e molto più delicato. È la prima a percepire il bene, il puro, il bello, il divino. Per natura, l’uomo è più grossolano. La sua posizione è quella di avere a che fare con il mondo; quindi dev’essere in grado di gestire lo stress. La donna è equilibrio, un equilibrio dell’intera natura. Accoglie tutto lo stress del marito e dei figli e non lo trasmette. Non deve trasmetterlo.
La guarigione è nel grembo della madre; ella risana l’anima del bambino. Il suo compito è quello di fare in modo che l’uomo raggiunga una coscienza più elevata. L’amore della madre che fluisce attraverso le mani di ogni donna è la madre divina. Una donna non dovrebbe stancarsi tanto. La sua struttura è per cose più sottili. Maharishi Mahesh Yogi
Maharishi non ha mai incoraggiato l’isolamento dal mondo, né mai si è fatto fautore di comportamenti o considerazioni che non fossero pienamente integrati al “linguaggio del tempo”. Nel sottolineare l’importanza della madre, le riconosce tutta la responsabilità di farsi carico dell’interezza del suo ruolo. A dispetto di quanto è accaduto nel corso delle ere.

La vita della madre è l’espressione del potere creativo della natura. L’intelligenza creativa deve essere pura per essere efficace. L’impurità porta inefficacia, e quando l’inefficacia cresce, il risultato è la distruzione. Per la creazione di individui più efficienti, la purezza della vita della madre è di grande valore.
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…c’è stata, anno dopo anno, epoca dopo epoca, secolo dopo secolo. C’era. La madre c’era. A volte era a casa e, a volte, la madre non era a casa. Questo si è visto nel lungo arco del tempo. A volte la madre era a casa, e quando la madre era a casa i bambini erano in beatitudine, saltavano qua e là, soddisfatti, nulla che li fermasse, infinita creatività, ma quando per caso o per un qualche motivo la madre non è a casa, allora il figlio sa che la madre non è a casa, e nel momento in cui la madre non è a casa, la situazione che si crea non è molto felice.
Questa è stata la storia del mondo, la storia dell’umanità, nel susseguirsi delle ere ci sono stati dei periodi in cui la razza umana ha sentito che la madre non era a casa, ma quella situazione non è sussistita a lungo. Il periodo dell’oscurità è giunto, è giunta la notte, ma non potrà mai esserci un continuo di oscurità, no, il sole ritornò, e venne l’alba e lo splendore del giorno, ma anche quello non durò e poi venne di nuovo la notte e poi di nuovo il giorno; quindi, qualche volta la madre era fuori e qualche volta era a casa. E quando la madre era a casa: grande libertà, grande coraggio, grande creatività, il fiorire di ogni cosa nella pienezza. Quando la madre non era a casa, tutto era ottenebrato, c’erano paura e sofferenza. Maharishi
Le riflessioni accorate di Maharishi sono quelle di un grande veggente che è pienamente consapevole delle influenze che eventi e situazioni hanno nella storia del mondo.
Le madri non hanno tempo per nutrire i bambini. Anche loro devono lavorare. Ma tutte queste pratiche vanno interrotte, ciò che accade è che ogni generazione di figli risulta sempre più debole. Senza la consapevolezza della madre, i bambini diventano sempre più deboli in ogni generazione. È una perdita molto pesante per la vita nazionale. Maharishi, Global Press Conference, 3 agosto 2005
Sostenere il ruolo delle madri per un futuro migliore
Se oggi riflettiamo sull’organizzazione della vita nazionale di pressoché ogni Paese, notiamo stanziamenti o provvedimenti legislativi che di sicuro sono più favorevoli alle madri, e alle famiglie in generale, rispetto a quelli in vigore negli USA del 1872, quando questa giornata ebbe inizio. A riguardo dell’istruzione vengono accolte con sempre maggior favore quelle procedure – come ad es. la pratica della Meditazione Trascendentale nell’ambito della routine scolastica – che mirano a promuovere un’espansione della coscienza, ma c’è ancora tanta strada da fare.
Tuttavia, là dove le istituzioni falliscono, l’impegno degli individui può ispirare e creare modelli più in armonia con le leggi naturali e le madri senz’altro hanno un ruolo e una posizione tali da renderle un’importante chiave di volta per un futuro più luminoso.
La madre è la prima insegnante, e se la madre è la prima insegnante della conoscenza suprema, della conoscenza totale della legge naturale, i figli non cadono nell’ignoranza, non soffrono, non crescono deboli.