Il Principio dello Yoga e dell’Azione: Un Insegnamento dalla Bhagavad-Gita

Il Principio dello Yoga e dell'Azione: Un Insegnamento dalla Bhagavad-Gita

Il principio Yogasthah kuru karmani, tradotto da Maharishi come “Stabilisci te stesso nello stato di Yoga [Essere] e compi l’azione”, rappresenta una delle chiavi fondamentali della Bhagavad-Gita. Questo insegnamento sottolinea come l’azione, se compiuta da uno stato di consapevolezza trascendentale, sia in armonia con le leggi naturali universali.

Cos’è lo Yoga dell’Azione?

Lo Yoga dell’Azione, secondo la Bhagavad-Gita (Capitolo 2, Verso 48), è un concetto che implica essere radicati nella consapevolezza trascendentale (lo stato di Essere) mentre si compiono le proprie azioni quotidiane. Maharishi, nel suo commento, approfondisce questa idea spiegando che solo quando la mente è stabilita in uno stato di coscienza non limitata, è possibile agire in modo perfetto.

Maharishi dice: “L’azione diventa pura e senza attaccamento quando è eseguita con una mente stabilita nel Sé, nella consapevolezza trascendentale. In questo stato, non c’è nulla da guadagnare o perdere.”

Questo stato di coscienza è quello che viene chiamato il quarto stato di consapevolezza, una condizione di trascendenza che si raggiunge durante la Meditazione Trascendentale. Quando riusciamo a mantenere questo stato durante la veglia, il sogno e il sonno, la nostra mente evolve al quinto stato di coscienza, la coscienza cosmica. In questo stato, il nostro agire diventa spontaneo e perfetto, perché siamo in sintonia con la totalità delle leggi naturali. Questo è il primo stadio di una vita illuminata.

I Benefici dello Yoga dell’Azione

Maharishi sottolinea che l’equilibrio è intrinseco al campo della coscienza pura, o Essere, perché rappresenta lo stato completamente equilibrato delle tre qualità fondamentali: il conoscitore (Rishi), il processo di conoscenza (Devata) e l’oggetto conosciuto (Chhandas). Quando siamo stabiliti in questo campo di coscienza, siamo in sintonia con l’intelligenza universale, che ci permette di agire spontaneamente, senza attaccamento e senza essere influenzati dalla dualità di successo e fallimento.

Maharishi afferma: “Quando siamo radicati nel nostro vero Sé, ogni azione diventa perfetta, spontanea e piena di gioia. Non c’è più il bisogno di cercare il successo, perché ogni azione è in armonia con le leggi universali.”

In questo stato di coscienza cosmica, ogni azione è spontaneamente giusta, perché siamo in armonia con la legge naturale universale. La vera libertà si sperimenta quando agiamo senza paura e senza la paura di commettere errori, come sottolinea Lord Krishna nella Bhagavad-Gita.

La Libertà dell’Azione Spontanea

Secondo Maharishi, la libertà che caratterizza una persona in coscienza cosmica è che ogni azione è naturalmente appropriata per la situazione. Le azioni che scaturiscono da questo stato non solo sono giuste per l’ambiente, ma sono anche intrinsecamente liberatorie. Questo tipo di azione è descritto come Yog nella Bhagavad-Gita, e si manifesta quando l’individuo ha superato la dualità e agisce da un posto di equilibrio interiore e stabilità.

Maharishi dice: “Quando siamo in uno stato di coscienza cosmica, l’azione diventa la nostra preghiera. Ogni movimento, ogni respiro, è in perfetta armonia con l’universo.”

Chi agisce con questa consapevolezza, abbandonando l’attaccamento ai frutti delle azioni, rimane intatto dalla sofferenza, proprio come una foglia di loto non viene contaminata dall’acqua. L’azione, quindi, diventa una forma di preghiera, come dice Maharishi: “Ogni azione è una preghiera”.

Il Significato di “Yogasthah Kuru Karmani”

Le parole Yogasthah kuru karmani racchiudono un insegnamento potente e semplice: l’azione, se compiuta mentre si è stabiliti nello Yog (nel Sé), non è solo una risposta a un bisogno esterno, ma diventa un atto di divinità stessa. Maharishi insegna che prima di agire, è necessario stabilirsi nella luce divina, nel Sé, perché solo in questo stato l’azione diventa veramente arricchente e non distruttiva.

Come sottolinea Maharishi: “Per agire correttamente, dobbiamo prima essere stabiliti nella coscienza del Sé. Solo così l’azione diventa una manifestazione della luce divina.”

Conclusione

In sintesi, la Bhagavad-Gita ci insegna che la vera illuminazione si raggiunge quando l’individuo è stabilito in coscienza cosmica e agisce spontaneamente secondo la legge naturale universale. L’azione, così compiuta, non solo porta equilibrio e libertà interiore, ma diventa anche una forma di preghiera e servizio a Dio.

La pratica di Yogasthah kuru karmani può trasformare la vita di ognuno, rendendo ogni azione un atto divino. Come dice Maharishi: “Queste tre parole possono trasformare le nostre vite e portare pace e gioia a tutta l’umanità.” Che queste tre parole siano le prime da imparare e ricordare per tutti, poiché sono semplici ma incredibilmente potenti.