Il pensiero crea la realtà. Ma come Funziona?

Il pensiero crea la realtà. Ma come Funziona?

Più volte abbiamo sentito dire che ogni realizzazione ha alla sua base l’azione e che l’azione ha la sua base nel pensiero.

Intuitivo, no? E ne risulta che saremmo davvero gli artefici del nostro destino – basterebbe avere i pensieri giusti, compiere le giuste azioni ed ecco il raggiungimento!

La neurofisiologia moderna lo conferma: il nostro cervello non è una “roccia” non è sempre uguale fin dalla nascita o quasi, si sviluppa, cresce, cambia, continuamente. Quanto e come lo usiamo determina quanti buoni pensieri possiamo avere.

Non stiamo dicendo che la fisiologia cerebrale sia la sorgente del pensiero, ma sicuramente essa è coinvolta nel processo del pensare, basta considerare come i nostri pensieri siano più efficaci, lucidi, di più ampia portata quando siamo sani, riposati e abbiamo assunto un’alimentazione adatta – “mente sana in un corpo sano”.

Ma allora da chi si parte: dal cervello o dai pensieri? Fisiologia o psicologia?

Dalla base comune di entrambe.

Se fisiologia e psicologia sono strettamente correlate, possiamo senz’altro fare qualcosa che migliori la nostra condizione sia che ci occupiamo dell’aspetto fisiologico, sia che ci occupiamo dell’aspetto mentale o emozionale. Possiamo spostare un tavolo tirando una qualsiasi delle sue gambe.

Ma se possiamo interagire con qualcosa che è la base comune di qualsiasi aspetto, sicuramente otterremo dei vantaggi più stabili, integrati e significativi.

Il pensiero crea la realtà. Ma come Funziona?

Cos’è allora quella faccenda della base comune del cervello e del pensiero?

Se esaminiamo i costituenti del cervello e dei pensieri scopriamo che cervello e capacità pensante sono strettamente interrelati e alla loro base sono…la stessa cosa.

Ci viene in soccorso la fisica moderna che, analizzando i costituenti di ogni aspetto della realtà trova che materia ed energia si trovano, ad un certo punto – ai livelli più sottili dell’esistenza – a condividere lo stesso “campo” che infatti viene chiamato “campo unificato”, sorgente comune sia della materia che dell’energia.

Dov’è questo “campo unificato”?

Beh, se questo “campo unificato” è presente alla base di ogni cosa, proprio di ogni singola cosa nell’infinita molteplicità della creazione, esso sarà presente dappertutto – qui, là, sopra, sotto – e sarà anche presente all’interno di noi, alla base dei nostri pensieri, là dove sia i pensieri che la materia vengono “progettati”.

Un quadro comandi interessante, vero? Basta riuscire ad accedere consapevolmente ad esso.

Ed ecco il ruolo della Meditazione Trascendentale: apre la porta al campo unificato, al quadro comandi dell’intera realtà

Permettere, semplicemente dare alla nostra consapevolezza libero accesso a quell’area quieta e più sottile del più sottile, dove siamo perfettamente svegli e “coscienti” – dove non c’è nient’altro che l’essere coscienti, nient’altro che “coscienza”, “campo unificato”, la “sorgente di ogni cosa”. E poiché ogni granello della creazione non è che una struttura viva di questo “campo unificato”, di questa “coscienza”, in effetti essa alla fine – la coscienza – è “tutto ciò che c’è”.

Quindi una tecnica che apra la nostra consapevolezza alla pura coscienza ci permette in realtà di stringere in mano il seme dell’albero, per essere sicuri che l’intera totalità dell’albero sia davvero a nostra disposizione.

Il segreto della Meditazione Trascendentale

La MT, senza alcuno sforzo, perché l’oceano è la meta naturale di ogni fiume, svela alla nostra consapevolezza cosciente il quadro comandi. Soltanto stabilizzati in esso potremmo dire che il nostro destino è nelle nostre mani, i nostri pensieri potranno scaturire in modo naturale dalle regioni unificate, integrate dell’infinito potere organizzativo della coscienza.

E non occorre neanche “pensarci”, sarà tutto automatico.

Quindi clicca sul tasto sotto e segui una conferenza introduttiva. Così avrai fatto il primo passo per l’apprendimento della Meditazione Trascendentale e per la creazione della tua realtà.