Il cuore basato sulla coscienza

Il cuore basato sulla coscienza
Come la Meditazione Trascendentale aiuta lo sviluppo del cuore

Molto spesso il cuore, la sfera affettiva emozionale, sembra avere poco a che spartire con il mondo dello spirito – equanime, distaccato, altro da un appassionato manifestarsi.

E se il problema fosse la nostra comprensione del mondo della coscienza? Perché, che cos’è la coscienza?

La fisica quantistica ce ne dà una descrizione convincente, è quella realtà ultima di cui tutto sarebbe costituito – sassi, alberi, esseri umani, galassie – un campo autoreferente illimitato, cosciente di sé stesso, sempre uguale a sé stesso, che in sé stesso palpita di tutte le possibili forme ed espressioni, uno e molteplice, perfettamente interrelato. Non ci trovate degli aspetti del cuore? Che tende ad unire, ad armonizzare, che non sopporta che qualcosa se ne stia negletto in qualche possibile “disparte”?

E sorgono altre reminiscenze, di quando i fisici e i matematici talvolta giustificano i loro percorsi – “Sentivo che doveva essere così!”. Poi ti danno la formula, precisa, rigorosa, ma il balzo verso quell’altrimenti irraggiungibile sponda è partito dal cuore. Verso l’uno, verso l’interezza, verso il supremo e il sublime che rende la verità completa, valida, appagante, perfetta, al di là di mode, regolamentazioni, possibili effrazioni, che nel manifestarsi si espande continuamente, in un’incessante riverberazione del suo essere “uno”.

Ecco quindi, proprio dalla comprensione della realtà ultima dell’esistenza, sorgere la possibilità di vedere che il cuore è davvero basato sulla coscienza o non potrebbe nemmeno “palpitare”, “espandersi continuamente”, “unificare”, tutti aspetti che lo caratterizzano.

Ma non può essere uno stato d’animo o tutto crolla

Lo sviluppo dell’amore, il palpitare del cuore non te lo puoi dare a comando. Dev’essere autentico. La ragione potrebbe ingannarci, giustificare come vere delle ragioni surrettizie. Il cuore no. Allora cosa fa battere il cuore? L’esperienza vera, piena, al di là di possibili dubbi della realtà illimitata di cui siamo fatti. L’illimitato, realmente vissuto. Allora il cuore può dare al massimo, senza mai temere di essere privo della capacità di dare, senza mai temere di togliere a qualcuno, a qualcosa, senza mai temere di commettere errori, fare torti. Può espandersi e basta, infinitamente.

Deve potersi basare su un tesoro illimitato e poi non ci saranno dubbi, domani quel tesoro illimitato risplenderà in ogni più piccola espressione, senza restrizioni. Nessuna differenza tra banca e mercato.

Maharishi ci spiega come la Meditazione Trascendentale crea la base per il pieno funzionamento del cuore e della mente

[Con la MT mente e cuore] vengono lasciati alla loro base, vengono lasciati a sé stessi, il cuore nella sua gloria illimitata, la mente in questa gloria illimitata, il valore puro e non applicato del cuore e della mente nel trascendente.

Quando hanno raggiunto il valore, il valore non applicato, allora il cuore e la mente vengono fuori per applicare quel valore non applicato nella vita del comportamento e della percezione. Ed è così che il valore non applicato del cuore e della mente, che è abbondanza di amore, abbondanza di felicità, abbondanza di intelligenza e abbondanza di comprensione, l’intero campo della conoscenza e della capacità di esecuzione, tutta quell’area, comincia ad arrivare al campo del coinvolgimento, nel campo dell’azione, nel comportamento.

È come arrivare alla banca, dove la ricchezza è ancora allo stato non-applicato, e poi portarla all’applicazione nel mercato, e poi andare a quell’area di ricchezza non-applicata, dove la ricchezza è enorme e illimitata e ancora non applicata, e poi continuare a portarne sempre di più nel campo di applicazione, sempre di più, fino a quando l’intera ricchezza è coinvolta nell’attività, e il mercato non è altro che un tesoro che ha sostituito la banca. Maharishi, agosto 1970, Humboldt, CA, USA

Il cuore basato sulla coscienza