
In che modo la Meditazione Trascendentale, come tecnologia per lo sviluppo della coscienza, ha a che fare con una dieta adeguata e un’alimentazione ottimale
Innanzi tutto, una precisazione! La coscienza di cui parliamo non è da intendersi come un insieme di valori morali o con l’autocontrollo. Niente a che fare quindi con quelle esternazioni che qualche sapientone – mani sui fianchi – pronuncia quando magari confessiamo di aver messo su qualche chilo in più “Eh! In coscienza, non credi che avresti dovuto evitare di mangiare tutti quei dolci!”
Qui non elencheremo nemmeno una lunga lista di: “Fai questo!”, Fai quello!” né ci profonderemo in quegli elenchi, che di solito sono anche più lunghi, le cui voci cominciano con: “Non fare!”, “Evita!” “È proibito!” “È vietato!”
È da secoli – vedi ad esempio le raccomandazioni della Scuola Medica Salernitana – che siamo abituati a sentircele snocciolare, e per quanto ci riguarda potrebbero continuare per altrettanti secoli. Mangia seduto! Mastica bene! Alcune sono norme comportamentali che sono entrate nel galateo, e almeno in pubblico, ci si attiene abbastanza automaticamente – “D’accordo, non si parla con la bocca piena, va bene, lo faccio!”
Poi però ingurgitiamo di corsa, in piedi al bar, qualcosa che semplicemente abbia un vago aspetto commestibile. E lo facciamo per lo più mentre chiacchieriamo animatamente – magari siamo anche arrabbiati per qualcosa – e nell’ora in cui abbiamo una pausa dal lavoro. Cosa importa se abbiamo fame oppure no? Non c’è altra possibilità, per altre cinque ore saremo davanti al computer. Per peggiorare la faccenda sgranocchieremo più tardi qualche snack ipocalorico mentre rispondiamo a una mail.
Poi alla sera, finalmente a casa, evviva! L’abbuffata in famiglia. In fondo è la nostra unica occasione quotidiana per un pasto completo! Non è che ci va giusto un brodino! Chi è che dice che la cena dovrebbe essere leggera e niente di questo e niente di quest’altro?
Se siamo giovani e sani potremmo non renderci conto di grossi problemi apparenti. Ma abbiamo proprio tutta la creatività che potremmo avere? Tutto il successo che potremmo avere? Tutta la gioia che potremmo avere? La nostra vita è piena di beatitudine? Il nostro ambiente è armonioso? Il mondo è in pace e prosperità perfette? Dopo tutto siamo ciò che mangiamo. Ciò che mangi diventi!
Un antichissimo testo sapienziale, il Charak Samhita, afferma che persino la sviluppo spirituale è influenzato dal cibo.
l cibo sostiene la vita degli esseri viventi. Tutti gli esseri viventi dell’universo hanno bisogno di cibo. L’aspetto generale, la chiarezza, una buona voce, la longevità, la creatività, la felicità, l’appagamento, il nutrimento, la forza e l’intelletto dipendono tutti dal cibo. Le azioni compiute per raggiungimenti nel mondo, per ottenere una vita paradisiaca e per l’illuminazione dipendono tutte dal cibo.

Ecco che entra in campo la coscienza
Per coscienza intendiamo quella consapevolezza che implica la nostra capacità di osservare, valutare, decidere, la capacità di promuovere e integrare soluzioni di successo, di sentire chi siamo e di progettare chi vorremmo essere, dove vogliamo andare. Possiamo definire “stati di coscienza” i differenti gradi in cui siamo in grado di esprimere tali capacità.
Un basso grado di coscienza ci dà l’idea che “non si può”, “non dipende da me”, “sofferenza ed errori fanno parte della vita”.
Un grado elevato di coscienza ci vede attori responsabili e gioiosi di un mondo capace di crescere continuamente nella molteplicità, mentre cresce anche in armonia. Illimitatamente.
Che il livello di coscienza sia responsabile di un livello più o meno sano di rapporto con il cibo lo sappiamo. Quando siamo stanchi e stressati a volte neanche ci rendiamo conto di cosa mangiamo, abbiamo bisogno di satollarci con qualcosa, qualsiasi cosa possa offrirci un frigorifero. Quando siamo più calmi e felici anche la nostra dieta migliora, anche solo per quanto riguarda il sapore. Ecco perché dicono che il cuoco migliore è un cuoco felice!
Ma “cercare” di avere un’alimentazione corretta e una digestione ottimale, che promuovano pienamente lo sviluppo di ogni aspetto della nostra vita, non solo risulta complicato, ma le raccomandazioni a riguardo sono spesso materia di controversie, e, se abbiamo ancora bisogno di sentircele ricordare dai testi dell’antica saggezza, vuol dire che questo nostro “cercare” non ha avuto molto successo.
Vogliamo avere un’idea di quanto sia importante lo stato di coscienza a proposito di alimentazione e coscienza? Ricordiamo un’altra affermazione degli antichi testi del Veda:
“Lo stato o qualità della coscienza determina la qualità del cibo che viene desiderato”.
Dieta, benessere e Meditazione Trascendentale
Ecco che allora la prima cosa che ci serve è un livello di coscienza più elevato, un accesso a quel livello in cui spontaneamente facciamo scelte più corrette, abbiamo una visione più equilibrata e integrata di noi stessi, del nostro ambiente e perché no? Anche del cibo che mangiamo.
La Meditazione Trascendentale ci dà proprio questo: livelli più quieti di funzionamento cerebrale insieme a modalità più efficienti di funzionamento fisiologico, eliminazione degli stress insieme ad una spontanea modalità di essere e comportarci più integrata, olistica – mente, corpo e cuore, individuo e società vengono nutriti ed elevati in modo simultaneo. E lo fa senza chiederci di fare alcuno sforzo, senza assediarci di divieti e imposizioni.
Lo sviluppo della coscienza è la cosa più semplice da ottenere
I passi sono: clicca sul tasto “prenota”, ascolta una conferenza introduttiva gratuita e partecipa ad un Corso di MT. Fin dai primi giorni di pratica le persone dicono:
“Le difficoltà si attenuano. Vivo la vita di sempre, ma vedo possibilità e soluzioni dove prima non credevo nemmeno esistessero”.
Però prometteteci che poi consiglierete ai vostri amici un Corso e di MT e non propinerete loro una lista di “Si deve/non si deve!”. Per voi ora è diventato facile seguire le liste, perché grazie alla pratica quotidiana la vostra coscienza ha quella scintilla di gioia in più, è aperta all’armonia, senza neanche doverci pensare!