Il cervello degli artisti di livello mondiale è diverso dal cervello degli artisti medio livello. Indipendentemente dal fatto che questi top performer siano atleti, musicisti o amministratori delegati, i loro cervelli condividono una caratteristica che li distingue: un funzionamento più integrato. Un cervello di livello mondiale funziona in modo più coerente, rilassato, sveglio ed efficiente ed è questa la qualità che dobbiamo sviluppare se vogliamo migliorare il successo nella nostra vita.
Cosa permette ai campioni olimpici o ai manager di grande successo di raggiungere risultati eccezionali nel loro campo di attività? È ormai dimostrato che i fattori che sembrerebbero importanti per migliorare la capacità di raggiungere risultati eccellenti, come l’età, la pratica, l’istruzione e gli incentivi, in realtà hanno un’influenza molto limitata. Ad esempio, l’istruzione incide solo per l’1% dei livelli di prestazione, l’esperienza lavorativa solo il 3% e l’età negli adulti lo 0%. (1,2)
Invece una scoperta recente indica che esiste un nuovo indicatore potenziale di prestazioni eccellenti in diverse aree della vita: l’integrazione psico-fisiologica, la condizione in cui il cervello funziona in modo più raffinato, rilassato ed efficiente (consuma meno energia).
La buona notizia è che anche se non tutti riusciremo a diventare campioni olimpionici o importanti personaggi della cultura o degli affari, esiste un metodo semplice, naturale adatto a tutti per sviluppare l’integrazione cerebrale in modo da migliorare la propria vita e la professione: è la tecnica della Meditazione Trascendentale.
Ce lo raccontano nel loro libro World-Class Brain lo psicologo Fred Travis, esperto di sviluppo del cervello e della relazione tra funzionamento cerebrale e comportamento, e Harald Harung, professore di management, etica e peak performance. Dalla loro ricerca è emerso che indipendentemente dal fatto che le persone di successo che avevano preso in esame fossero atleti, amministratori delegati di grandi aziende o musicisti, tutte avevano in comune questa caratteristica unica: un funzionamento cerebrale molto integrato. È questa caratteristica fisiologica che gli consente di avere una mente chiara, stabile e creativa, e raggiungere prestazioni di picco, livelli più elevati di felicità e una sensibilità morale molto sviluppata.
Il libro spiega anche l’importanza di altri fattori che favoriscono lo sviluppo dell’integrazione, come il giusto riposo, la musica, l’esercizio fisico e la tecnica di Meditazione Trascendentale.
La chiave per raggiungere risultati eccellenti: l’integrazione cerebrale
I cervelli più performanti sono quelli più coerenti. Le varie parti del cervello, ognuna delle quali ha responsabilità diverse, comunicano e collaborano al meglio, come i musicisti di un’orchestra che suonano in concerto, creando della musica meravigliosa. Quando invece non sono ben coordinate, prevale il rumore mentale.
Per arrivare a queste conclusioni, Travis e Harung hanno studiato tre gruppi di persone: campioni sportivi che per almeno tre stagioni si erano piazzati tra i primi dieci al mondo, vincendo medaglie d’oro nei Giochi olimpici o nei campionati mondiali, in confronto a sportivi di medio livello; amministratori delegati di grandi aziende in confronto a manager di livello inferiore; musicisti classici professionisti e un gruppo di musicisti amatoriali. Li hanno sottoposti a test psicologici, per misurare il loro grado di maturità psicologica e morale. Inoltre hanno misurato l’integrazione del loro funzionamento cerebrale con un elettroencefalografo, uno strumento che misura l’attività elettrica che si produce mentre i neuroni comunicano tra loro.
A scopo di studio hanno sviluppato una scala dell’integrazione cerebrale. (3) Questo indice combina insieme tre misure: la coerenza delle onde cerebrali, una misura che indica quanto le aree del cervello hanno lo stesso tipo di attività EEG; la riposata vigilanza -la condizione in cui la mente è profondamente rilassata e completamente sveglia- che è caratterizzata dalla presenza di onde cerebrali alfa1; l’efficienza cerebrale.
Secondo i risultati dello studio, i manager e gli atleti di livello mondiale hanno ottenuto punteggi sostanzialmente più alti sulla scala di integrazione cerebrale rispetto ai controlli; 33 atleti di livello mondiale avevano livelli di integrazione cerebrale sostanzialmente più elevati rispetto a 33 atleti medi (4); 20 manager di alto livello avevano maggiore integrazione rispetto a 20 manager di basso livello. (5)
La coerenza EEG indica che due aree del cervello (due punti collegati da una linea) hanno lo stesso tipo di attività. Le mappe di coerenza cerebrale mostrano una maggiore coerenza nei manager di alto livello rispetto ai manager di basso livello o di “controllo”. Le linee tra i punti indicano una coerenza del 70%; le linee più scure indicano una coerenza più elevata.
Ad esempio, la figura che confronta le mappe di coerenza cerebrale mostra la coerenza delle onde cerebrali tra varie aree della corteccia frontale in un tipico manager di basso livello o di “controllo” rispetto a un tipico manager di alto livello nella nostra ricerca. Una linea tra due punti significa che le onde cerebrali in quei punti sono in coerenza l’una con l’altra almeno al 70 percento; più scura è la linea, più forte è la coerenza.
Lo studio sui musicisti classici ha prodotto risultati inaspettati. Infatti i 25 musicisti professionisti avevano livelli elevati di integrazione cerebrale, ma i punteggi di integrazione cerebrale dei 25 musicisti classici dilettanti erano quasi altrettanto alti. (6) probabilmente perché se si comincia a studiare musica quando si è ancora piccoli, cosa che sia i professionisti che gli amatori avevano fatto, una volta adulti il cervello è più integrato.
Il cervello con le migliori prestazioni è più coerente. Le varie parti del cervello, ognuna delle quali ha responsabilità diverse, stanno collaborando in modo migliore, come i musicisti di un’orchestra che suonano in concerto. Il cervello è anche più rilassato e vigile, più efficiente.
Sviluppo mente cervello = Natura + Formazione
A questo punto è naturale chiedersi se alcune persone sono semplicemente nate con un cervello più integrato e quindi sono spontaneamente in grado di essere artisti di livello mondiale, oppure se in virtù della loro pratica diligente e delle loro prestazioni, gli atleti di livello mondiale sviluppano un cervello più integrato, che consente loro di eccellere. In altre parole, il merito è della natura o della formazione?
La ricerca ci porta a credere che entrambe abbiano un ruolo. Tutti nasciamo con punti di forza e preferenze; le nostre esperienze di vita modellano le nostre capacità innate dando forma a ciò che siamo in ogni dato momento. Il nostro attuale livello di sviluppo mente-cervello dipende dall’interazione di entrambi i fattori.
- La natura dipende dai nostri geni e include sia i tratti fisici e mentali, le tendenze e i talenti di ogni individuo, che la naturale tendenza a crescere verso stati più elevati di sviluppo umano, che tutti condividiamo.
- La formazione consiste nella somma delle nostre esperienze di vita: esperienze familiari, esperienze sociali a scuola e con gli amici; le scelte che facciamo per stili di vita diversi, vocazioni diverse e percorsi di vita diversi; anche la società e il tempo in cui siamo nati.
La nostra dieta, le esperienze che facciamo e il livello di stress o armonia nella nostra vita aggiungono delle tacche al nostro DNA. Queste tacche influenzano positivamente o negativamente l’espressione genetica, portando a una riduzione del funzionamento immunitario e a una maggiore facilità ad ammalarsi, oppure a buona salute, felicità e una lunga vita. Queste tacche fanno parte dell’epigenetica, la branca della biologia molecolare che studia le mutazioni genetiche e la trasmissione di caratteri ereditari non attribuibili direttamente alla sequenza del DNA.
Siamo nati con punti di forza e preferenze; le nostre esperienze di vita modellano le nostre capacità innate dando forma a ciò che siamo in qualsiasi momento.
Una ricerca condotta sui tassisti londinesi: il cervello cresce col crescere delle esperienze
La neuroplasticità -la capacità del cervello di rimodellare continuamente se stesso- oggi è un’area di ricerca di grande attualità. Ad esempio, uno studio di quattro anni ha esaminato le connessioni cerebrali nei tassisti londinesi. (7) La ricerca ha studiato le dimensioni dell’ippocampo, la parte del nostro cervello che è impegnata nella memoria, inclusa la navigazione spaziale.
Per ottenere la licenza come tassista in questa enorme città, devi acquisire una vasta conoscenza del percorso più veloce da un luogo all’altro. In sostanza devi essere più bravo del navigatore. Lo studio ha coinvolto 41 uomini che hanno seguito un corso per ottenere la licenza e hanno superato il test; 38 che hanno iniziato la formazione ma hanno abbandonato o non hanno ottenuto la licenza; 31 persone che non erano conducenti di taxi e hanno servito da controllo.
Le scansioni cerebrali mediante fMRI (risonanza magnetica funzionale) effettuate prima dell’inizio del corso non hanno riscontrato differenze tra i tre gruppi. Ma nel test fatto dopo aver ottenuto la licenza, la parte posteriore dell’ippocampo era cresciuta fino a diventare significativamente più grande nei tassisti che avevano ottenuto la licenza, mentre gli altri due gruppi non mostravano cambiamenti. Questa è la conferma che la pratica costante sviluppa collegamenti cerebrali permanenti.
Alla fine del test la parte posteriore dell’ippocampo era cresciuta fino a diventare significativamente più grande nei tassisti che avevano ottenuto la licenza.
FINE PRIMA PARTE : Nella seconda parte di quest’articolo scopriremo quali sono i 4 modi per sfruttare la Neuroplasticità e sviluppare l’integrazione cerebrale.
Bibliografia