Gorent, azienda leader nel settore ambientale, ha aderito al progetto “Lavoro Senza Stress” introducendo la tecnica della Meditazione Trascendentale per valorizzare il potenziale dei dipendenti e migliorare il benessere aziendale.
Abbiamo intervistato Furio Fabbri, titolare dell’azienda, che ci ha parlato della sua esperienza con la tecnica della Meditazione Trascendentale, cui attribuisce il merito di averlo aiutato a fare il salto quantico della sua vita.
Buongiorno, Dott. Fabbri, le andrebbe di raccontarci come e quando ha conosciuto la Meditazione Trascendentale? Magari un aneddoto particolare o un ricordo che è rimasto impresso nella sua memoria?
“Ho iniziato a meditare nel 1980 – racconta il dott. Fabbri – sono passati 41 anni, quindi puoi immaginare che fossi un ragazzo, ero giovane. Il mio arrivo alla meditazione è stato molto naturale e molto casuale. Vidi un annuncio sul giornale, telefonai e andai a fare un’introduttiva in un centro a Firenze. Credo che quando si incontrano queste esperienze di vita sul proprio cammino è perché probabilmente si è già pronti per viverle.
Un aneddoto di quando cominciai a meditare e che racconto spesso anche alle mie figlie, è che rimasi molto sorpreso dell’effetto che ebbe su di me la Meditazione Trascendentale.
Smisi completamente di pensare, pensare a vuoto ovviamente. Fu come se la mia mente si fosse acquietata subito e quella per me fu una grande esperienza. Forse proprio perché venivo da un momento in cui ero molto stressato: avevo perso mio padre, avevo avuto delle situazioni a livello emotivo non proprio semplici da superare quindi questa cosa mi sorprese molto.
Erano gli anni 80, e per la mia famiglia era strano e quasi inaccettabile che andassi a meditare. Ma poi, ovviamente, ho fatto conoscere anche a loro questa tecnica, che all’inizio era piuttosto innovativa. Del resto in quegli anni, chi faceva uso di queste tecniche era un po’ un pioniere”.
Quali sono stati i benefici della pratica sulla sua persona? Li ha potuti subito sperimentare?
“Devo dire che l’approccio che ho avuto con la meditazione è stato molto bello e naturale. I benefici li ho testati fin dall’inizio, anche perché avendo un carattere molto ottimista già di mio, il fatto di alleggerirmi dalla pesantezza di stress e preoccupazioni, ha fatto sì che mi concentrassi più facilmente solo sui pensieri positivi. È stato principalmente questo che mi ha aiutato a fare un vero e proprio salto di qualità nella mia vita. Cioè sono uscito dal mio ‘recinto’ e sono andato incontro ad un’evoluzione molto interessante che poi ha portato ad importanti risultati nella quotidianità di tutti i giorni.
Ricordo che ho cominciato fin dall’inizio a fare corsi avanzati di Meditazione Trascendentale tra cui il Corso MT-Sidhi. Ho partecipato a tutti i fine settimana organizzati dal Movimento di Meditazione Trascendentale: mi trovavo bene, era un ambiente molto simpatico e divertente tra l’altro. Avevo un gruppo di amici, quindi diventò anche un modo di trascorrere il tempo in maniera piacevole, investendo su me stesso.
Mi pare di capire che poi avendo visto tutti i benefici, l’abbia proposta anche ad amici, parenti e conoscenti?
“Sì, diciamo che quello che a me fa piacere è che all’inizio si ha la tendenza a voler condividere con entusiasmo tutti questi aspetti della Meditazione Trascendentale. Ma la cosa più bella è stata quando mi sono reso conto che ero diventato un faro d’ispirazione per gli altri e quindi non ero più io che ne parlavo, ma erano gli altri che mi chiedevano. Ad esempio, io non ho mai preteso che le mie figlie meditassero: sono state loro a chiedermi di cominciare a meditare intorno ai 14-15 anni”.
Crede che la Meditazione Trascendentale l’abbia aiutata anche nella vita professionale e nel successo ottenuto della sua azienda?
“C’è un aspetto di meraviglia nel come io gestisco la mia società – che ormai adesso è diventata una multinazionale perché ho sedi in Spagna, Francia, Paesi Baltici, Polonia e Italia; riesco a gestire il tutto con serenità, perché grazie alla Meditazione Trascendentale, credo di non aver appesantito la mia mente con inutili e superficiali preoccupazioni.
La Meditazione Trascendentale mi ha permesso di avere quella che Maharishi chiamava ‘l’intelligenza creativa’ che effettivamente è fondamentale per fare l’imprenditore, perché ti ritrovi con centomila problemi e se la tua mente casca nella trappola di pensare solo alla soluzione è finita. Devi saperti distaccare dal problema per risolverlo, un po’ quello che gli americani chiamano Think out of the box. E questo, grazie alla meditazione, per me è avvenuto naturalmente.
Come è riuscito a portare la Meditazione Trascendentale nella sua azienda?
Ho portato nella mia azienda la tecnica della Meditazione Trascendentale poiché, da quando la pratico, sono più radicato nella coscienza e non ho mai avuto la preoccupazione di apparire diverso da quello che sono. Questa naturalezza e spontaneità nel mio modo di relazionarmi e lavorare, hanno fatto sì che le persone che mi circondavano, percepissero tutte le potenzialità e i benefici della tecnica, comprendendone il potenziale. Così facendo, pian piano ognuno di loro si è avvicinato alla Meditazione Trascendentale. Le prime richieste sono provenute dai singoli dipendenti, in primis la responsabile del personale, dopodiché anche tutti gli altri hanno voluto incominciare.
Questo – credo faccia parte della crescita della coscienza collettiva – non è certo merito mio, bensì di tutti noi. Dal 1980 ad oggi, un po’ di differenza nella coscienza collettiva si è vista. Chiaramente, tendiamo sempre ad analizzare i benefici nell’immediato, ma se analizzassimo e valutassimo l’evoluzione aziendale in tutto il suo decorso, è stata molto positiva in tutti i sensi.
Anche questo è stato un cambiamento epocale in continua e veloce evoluzione perché secondo me le coscienze stanno evolvendo”.
Ha riscontrato una maggiore efficienza e soddisfazione sul lavoro da parte dei suoi dipendenti?
“La differenza l’hanno sempre fatta i nostri dipendenti, ancor prima di praticare la Meditazione Trascendentale. Tutti mi hanno sempre detto che nella nostra azienda si respira un’aria diversa, entusiasmo, motivazione e soprattutto – mi permetto di dirlo perché sono anche un po’ orgoglioso di questo – il rispetto delle persone e della diversità.
Ho sempre dato quest’esempio. Tieni conto che nella mia azienda non ho mai avuto bisogno di quote rosa perché ho sempre avuto tantissime collaboratrici donne. Quindi diciamo che la percezione positiva c’era fin dall’inizio. È evidente però, che le persone che hanno cominciato a meditare, hanno poi cominciato anche a maturare una crescita personale e professionale che di conseguenza si è riflessa sull’azienda e sul suo andamento e questo ovviamente non può che farmi piacere”.
La consiglierebbe ad altri titolari d’azienda, soprattutto quelli più scettici?
“La consiglierei, assolutamente! Ma è chiaro che ci vuole sempre un’intenzione personale perché se non c’è la volontà di ricercare individualmente un percorso evolutivo, serve a poco. A meno che non si riesca a dimostrare loro che, anche se non si crede nella validità della tecnica, essa funziona e si hanno comunque effetti benefici, anche dal punto di vista lavorativo. E allora può darsi che le persone accettino di praticarla, specialmente per un profitto personale.
Io credo che oggi si debba lavorare sugli esempi, quello che state facendo voi con la Meditazione Trascendentale, ad esempio, è eccezionale e può essere una cosa interessante: se un imprenditore vede che altri imprenditori la praticano, e che hanno ottenuto buoni risultati, è più invogliato ad incominciare.
Ad oggi, sempre di più le persone desiderano star bene ed evolvere personalmente e professionalmente. Non è tanto un processo di convinzione, quanto di auto-convinzione. Se noi siamo convinti riusciamo inconsciamente a convincere anche chi ci circonda, poiché da quando pratico la Meditazione Trascendentale, mi è bastato relazionarmi con le persone perché ne vedessero e comprendessero i risultati, anche a livello aziendale”.
Cosa ne pensa delle nuove campagne della Fondazione Maharishi volte alla diffusione della Meditazione Trascendentale nei contesti sanitari, nelle istituzioni e nei contesti sociali caratterizzati da particolari situazioni o fenomeni di rischio, isolamento, marginalità, difficoltà?
“Quello che state facendo utilizzando la Meditazione Trascendentale è eccezionale. Sicuramente tutto quello che serve alle persone per superare le proprie difficoltà, migliorare ed evolvere è apprezzato e accolto con positività. I medici ed il personale infermieristico sono stati sottoposti ad uno stress enorme, quindi dotarli di una tecnica che possa aiutarli in questa fase e attenuare lo stress che hanno avuto sarebbe già molto positivo. Poi chiaramente, acquisire la tecnica di Meditazione Trascendentale come abitudine per il futuro, sicuramente li farà star bene. Inutile dire che a mio avviso, questo vale non solo per il personale sanitario, ma per qualunque tipo di individuo con la necessità e il desiderio di ritrovare le proprie energie interiori e di ridurre lo stress.
Oggi, a differenza di 40 anni fa, solo una persona su dieci potrebbe non essere interessata a questa pratica. Ricordo la volta di quando ho preso parte ad un progetto di studio sulla Meditazione Trascendentale e l’Ospedale Careggi di Firenze scelse me e altri due ragazzi, per condurre una serie di test sulle onde cerebrali durante e dopo la meditazione. Emerse che nei nostri tracciati erano presenti onde cerebrali di tipo alpha che frequentemente diminuiscono col crescere dell’età. Già allora la Meditazione Trascendentale era oggetto di molti studi e ricerche scientifiche”.
Nuove idee e progetti per il futuro?
“II nostro è un gruppo molto affiatato e che sta crescendo. Ora stiamo cercando di creare una stanza dedicata alla meditazione all’interno della nuova sede aziendale. Ritengo che la Meditazione sia un significativo strumento di condivisione e di crescita e avere a disposizione un posto dove poterla praticare insieme, costituirà per tutti i collaboratori un elemento importante per la crescita aziendale. Chi vuole meditare – sempre in maniera molto aperta, senza costringere nessuno – potrà farlo”.